Eh sì, nessuno ci avrebbe scommesso in quella calda estate del ‘91 che l’appena nato Rally Città di Scorzè sarebbe arrivato a 20 edizioni. Erano anni difficili dove avere i permessi era un terno al lotto, soprattutto in zone tradizionalmente poco rallistiche e densamente abitate, dove era difficile trovare chi credeva e voleva investire nel rally. Ma seppur con una pausa “famiglia” in mezzo possiamo dire che siamo ancora qua!
32 anni e 20 edizioni che hanno abbracciato tutti format possibili immaginabili dallo Sprint all’Internazionale, dal rally ad inviti alla Ronde per arrivare ai giorni nostri con la versione Nazionale. Qui hanno vinto tutte le categorie dal gruppo A con le Kadett Gsi (Acco e Ciresola), al gruppo N con la Peugeot S2000 (Dal Ponte), al gruppo R (R3, una delle pochissime vittorie in R4, una in RRC e ovviamente le R5 degli ultimi anni) per finire con il WRC (Lovisetto, Skoda Fabia 2013).
Record di vittorie per Andrea Dal Ponte (5) seguito a breve distanza da Adriano Lovisetto (3), prima vittoria in carriera per Stefano Albertini che nel 2010 stacca di un nulla l’altro enfant prodige Andrea Crugnola (si, proprio lui, il campione italiano in carica), unica o quasi vittoria di una R4 (2011 Turolo con la Mitsu), 2 vittorie pe il super gentlemen driver Lino Acco (91 e 92, Kadett Gsi) e per il simpatico duo Carraro-Silotto (Clio 07 e 08), un incredibile pari merito al centesimo tra Dal Ponte e Battaglin risolto a favore di quest’ultimo per la discriminante, una vittoria per Fabio Andolfi , per Ema Zecchin, per Stefano Ciresola (‘93) e una per Giampolo Bizzotto. Hanno amichevolmente dato spettacolo sulle nostre strade Alex Fiorio, Andrea Dallavilla, Gigi Galli e niente popodimenoche l’immenso Jean Ragnotti.
Un rally unico che non ha eguali in tutta Italia con strade strette, difficili, veloci con contorno di fossi, speciali accessibili a chiunque (con facilità si possono vedere tutte le prove), location a portata di spettatore con tutta la logistica concentrata in centro città, il tutto condito dal caldo torrido dell’estate padana. Un piccolo Ypres “riscaldato”, ma noi siamo più simpatici.
È doveroso ringraziare TUTTI quanti hanno collaborato, hanno corso, ci hanno supportato in questi 32 anni di puro sacrificio e passione per lo sport più bello al mondo!